mercoledì 28 gennaio 2015

Pirenei - Trekking nel Parco di Ordesa (FRA) (ESP)

25-31 luglio 2013 - Postato da Edda Kriz.


Il Parco nazionale di Ordesa e Monte Perdido è un parco nazionale spagnolo, istituito nel 1918. Si trova nei Pirenei centrali, nel territorio della comarca di Sobrarbe, nella provincia di Huesca. Il parco è stato istituito nel 1918 su di una superficie di appena 21 km² riguardante la sola valle d'Ordesa, successivamente ampliata fino all'estensione attuale di 156 km².



Il trekking è stato fatto dal 25 luglio al 1 ottobre, è stato organizzato per tempo, in gennaio, primi di febbraio abbiamo prenotato tutti i rifugi, di seguito descriviamo il nostro trekking di difficoltà EE.

25/7 - Volo da Venezia 9.20 - Toulouse 11.15, navetta e treno per Lourdes ore 14.41 taxi per Gavarnie rifugio La Gypaete.

26/7Gavarnie 1.380 m - Rifugio Breche de Roland 2.587 m. - Rifugio Goriz 2.160 m. Disl: 1.800 tempo 8 ore.  Dal rifugio Gypaete inamminasi in direzione Cirque de Gavarnie, attraversato il primo ponte, si lascia sulla dx un cimitero, seguire le indicazioni per la Breche de Roland. C'è un altro sentiero, più ripido, che conduce al rifugio, ma questo che risale la valle Pouey Aspè ed arriva fino a Port de Boucharo sul confine spagnolo è il più bello. Da port Boucharo il sentiero si fa più ripido, si attraversano nevai e torrenti. Il rifugio si raggiunge in circa 5 ore e 1/2 - Non utilizzata attrezzatura alpinistica (ma potrebbe essere necessaria in altri periodi dell'anno). Una volta raggiunta la Breche (2.807 m.), vi si aprirà uno splendido panorama sui 2 versanti. Da qui attenzione! - il tratto spagnolo è un sentiero non segnato, ma indicato con ometti di pietra. Per raggiungere il Rifugio Goriz esistono 2 possibilità. La prima più veloce ma esposta seguendo una cengia a mezzacosta sulla sinistra. Noi abbiamo percorso quest'ultima variante. Perchè non si perde quota, è più panoramica. Necessari ramponi piccozza in caso di neve. Tratto esposto attrezzato con catena. Non difficile, alpinistica. Sentiero non segnato, ma intuitivo. Dalla Brecha di Roland al rif. Goriz circa 2 e ½ ore. Dopo la caverna che si incontra sul sentiero, il tracciato si fa più facile,si scende per balzi rocciosi tra numerosi rivoli d'acqua, qualche ometto e prati verso il rifugio. La seconda via percorre il canalone detritico che scende a valle. In ogni caso il percorso è molto intuitivo.Si perde velocemente quota fino alla zona pianeggiante sottostante. Da qui puntate decisi tutto a sinistra. Questa è la zona meno segnata. Proseguendo incontrerete comunque prima o poi il sentiero per il Goriz. Ormai le difficoltà e i dislivelli sono già tutti superati. Dalla Breccia alla prima vista del rifugio passeranno circa 2 ore e 1/2, e da qui perdendo dislivello su un tratto roccioso a balzi raggiungerete il Goriz in un'altra mezz'ora.





27/7 Rif. Goriz (2.200) Perdido (3.355) disl. 1.155 Cilindro ( 3.325) disl. Tot. 1.350 Goriz Perdido 


La prima parte di salita, fino al lago Helado (2989m, 2h), si svolge lungo tracce ed è segnalata da molti ometti, talvolta fuorvianti. Ci sono alcuni brevi tratti di primo grado ed un tratto di secondo grado. Attenzione in caso di pioggia, in alcuni passaggi la roccia è consumata e può risultare scivolosa. Dal lago si risale una facile dorsale rocciosa fino al suo termine, per poi entrare nel ripido e faticoso canalone ghiaioso che porta fin sotto la cima. (45', 2h45'). Dall'uscita del canale in cinque minuti si arriva in cima. Se il canale è ricoperto di neve (probabilmente fino a luglio), data la pendenza e la possibile presenza di ghiaccio, è necessario essere equipaggiati di ramponi e piccozza. La pendenza è ripida 45°- 50°. Dalla cima, in due ore di discesa si torna al rifugio. Chi se la sente può salire il Cilindro ( noi no causa nebbia) necessario imbrago, corda di 35m, 4 rinvii, materiale x discesa in doppia). Due le vie di arrampicata alla base della breve parete: leggi e scegli. 

Al pie del mismo nos enfrentamos con la única dificultad de la ascensión, un diedro de algo más de quince metros que tenemos que trepar para montarnos en la cresta que se dirige a la cumbre. Este paso de poca dificultad de subida ( II +) está equipado con dos reuniones de parabolts que nos facilitaran su bajada utilizando una cuerda. Solo nos resta seguir la cresta bien por su filo o bordeando los puntos más verticales para llegar bajo su cumbre, donde superamos un corto resalte con una fácil trepada, para llegar a la fita que marca el fin del recorridoLo cierto es que la Derecha ocupa una posición más central, es más recta y un poco más corta, por lo que parece una opción más natural para subir. Pero tal vez debido a ello, tiene una roca muy pulida por el uso que hace que su dificultad se acerque al III grado más que al II, sobre todo en su parte inferior, invitando a utilizar la Izquierda. Esto es especialmente cierto durante la bajada: si hemos tenido la osadía de subir sin cuerda (lo que no es en general muy recomendable), la mayor estrechez y aspereza de la Izquierda la hacen preferible para un destrepe más protegido y menos expuesto.Pero lo ideal para bajar es rapelar la Derecha, que se encuentra equipada para ello. La distancia desde el anclaje hasta el suelo de la brecha es de alrededor de 25 metros, por lo que una cuerda de 40 metros NO llega para hacerlo en doble de una sola tirada, como pudimos comprobar. Por suerte, los dos tercios superiores de la chimenea son poco verticales y nos permiten una detención segura mientras se cambiaba arriba la cuerda para seguir en simple. Hemos leído también que esa parte central dispone de un anclaje intermedio, aunque no lo podemos confirmar. Una vez superado el punto clave, nos separa todavía de la cumbre el colosal lomo del Cilindro, muy amplio y pedregoso, que esconde para el postre una última dificultad en forma de corto escarpe con escasez de presas. Se trata de una roca compacta de unos 4 metros de altura que recuerda un poco a la del Paso del Gato de la Munia, aunque en este caso no hay fisuras sino pequeñas rugosidades para pies y manos que quedan un poco alejadas entre sí. No vimos necesaria la cuerda para su descenso, aunque si vamos a llevarla de todas formas para la chimenea, puede venir bien en caso de que algún miembro del grupo se sienta más seguro con ella. 

Puoi far ritorno ad anello per Las Escaleras ( noi non lo abbiamo fatto perchè abbiamo trovato nebbia) 

La Ruta Punta de las Escaleras, pasa por el pico de la Punta de las Escaleras de 3.027 metros también parte desde el refugio de Góriz o desde el Valle de Ordesa, en esta ruta hay al menos 6 puntos clave (balizados) con buena roca que deberás afrontar, también se requiere de destreza en la escalada. Los 4 primeros tramos de “escalera” son relativamente fáciles después te encontrarás con algún paso de III, si no tienes este nivel o sufres de vértigo no es aconsejable realizar esta ruta . Para llegar al quinto escalón hay que descender ligeramente en un primer momento para después volver a remontar, este escalón es más largo y con mayor dificultad como ya hemos comentado, de aquí pasamos al sexto escalón que son aproximadamente 15 metros de trepada por un corredor parecido al anterior

28/7 Rif. Goriz (2.200) San Nicola de Bujuruelo Rif.(1.338) disl.350 da Pradera Ordesa navetta ogni 15 min. per Puente los Navarros, tempo 7.00 ore. Si percorre il panoramico canjon dell'Ordesa fino a Pradera. Sosta panino e birretta, ufficio informazioni. Prendere il bus fino a puente Navarros. Possibilità di taxi fino a San Nicola scendendo a Torla. Chi prosegue a piedi percorra la strada asfaltata, non passa nessuno, è bella e fa risparmiare tempo. 

29/7 Rif. San Nicola de Bujuruelo (1.338) Rif. Oulettes (2.151) Km 17 disl. 1.250 Partire alle 8.00 per arrivare prima delle 18.00La prima parte del sentiero è segnalata e comunque non si può sbagliare, segue la valle del fiume Ara. Arrivati all'indicazione del sentiero G11 che svolta a sinistra, proseguire a destra x prati qualche ometto. Proseguire a destra del fiume su traccia. Segnalazioni assenti o rare. Arrivati al Circo dell'Ara, 2 possibilità x scollinare: 1) il primo canalone che si incontra porta al passo Les Oulettes, non è segnalato, ma intuitivo, basta risalirlo. Ramponi in caso di neve, si può risalirlo sulla sinistra x roccette un po' franose. Dal passo discesa a vista per tracce verso il rif. Les Oulettes che si vede dalla sommità. 2) Si prosegue lungo il traverso, attraversamento di nevaio per poi salire x traccia verso passo de los Mulos. Discesa per traccia a vista verso rifugio (tratto alto nevaio).






30/7 Rif. Oulettes (2.151) rif. Buylessance (2.651) disl.500 salita al  Petit Vignemale (3.032) da rif. Buy...disl. 400, oppure salita Grand Vignemale (3.298) da rif.Buy...disl 900 disc. 200 tempo salita 3.00. Partire alle 5.30 / 6.00 per affrontare con calma il Grand Vignemale e godere dello spettacolo delle cime illuminate dalle prime luci dell'alba. Sentiero ben segnalato. Siamo in Francia! Salita al Grand Vignemale facile, ghiacciaio vallivo a sud. No crepacci, pendenza media, 35°. Ramponi piccozza. A valle del ghiacciaio si può fare in parte percorso ad anello, vedi cartina. Riposo, birretta... c'è tempo x il Petit Vignemale. Facile.

31/7 Rif. Buylessance (2.651),  rif Buylessance Cauterets (950) e ritorno a valle.Tappa al lago de Gaube. Molti turisti. Prendere bus per Cauteret a Ponte d'Espagne. ( la strada ora è asfaltata). Assicurarsi che la la strada x Lourdes sia agibile. Lo scorso anno era interrotta x frane. Prendere corriera se c'è. Altrimenti taxi. Vai in centro all'ufficio turistico. Distanza  da Lourdes 25km, prendere treno per Lourdes ore 13.30 o 15.40 (1 h), poi treno per Tolosa ore 15.15 8 (3h.14) o 17.43 ( 1.44 h)

1/8 Toulose aereo: orario di chiusura imbarco 6.35 partenza 7.10 

Foto - Picasa Web Album parte 1

Foto - Picasa Web Album parte 2
Accedi a : Slideshow Picasa Web Album parte 2


Rifugi:
Rifugio Gite Le Gypaete Gavarnie puyo.olivier@wanadoo.fr
Refugio Goriz reservas@alberguesyrefugiosdearagon.com goriz@goriz.es
Rifugio de Bujaruelo info@mesondebujaruelo.com Refugio de Bujaruelo
+34 974 486412 22370 TORLA HUESCA
www.refugiodebujaruelo.com
http://www.facebook.com/RefugiodeBujaruelo
Refugio les Oulettes pauline.fabert@gmail.com http://refugeouletesdegaube.ffcam.fr
Rifugio Baysellance refuge.bayssellance@free.fr
Toulose Petite auberge de Saint-Sernin. Telefono: 07 60 88 17 17
Email: auberge.toulouse@gmail.com

domenica 25 gennaio 2015

#Find_Away: Episode 2 - Japan by Van

Vista la cronica mancanza di neve dalle nostre parti vi proponiamo un video dove la polvere non manca. 


Sorgenti di acque calde, caramelle Hi-Chew a profusione e un furgone Hi-Ace: Pep Fujas, Eliel Hindert e Carston Oliver si imbarcano in un classico "road trip" con la guida locale Makoto Takeishi, alla scoperta del significato più genuino di "neve fresca", nel backcountry di Shirakawa, Hokkaido, Giappone. 
Foto: GARRETT GROVE

domenica 18 gennaio 2015

Vallée Blanche Mont Blanc Chamonix (FRA)

13 aprile 2014 - Organizzato dal CAI Cividale in occasione dei 50 anni della sezione.

La Vallée Blanche è la discesa fuoripista più famosa del mondo, lunga circa 25 Km, la Vallée Blanche unisce Italia e Francia attraverso la Mer de Glace, lungo ghiacciaio che si snoda tra guglie di granito cariche di storia dell’alpinismo, enormi seracchi e crepacci. Rimarrete senza fiato per la bellezza di questi luoghi selvaggi. La discesa parte  dall'Aiguille du Midi (3.800m versante Chamonix) aggiunge alla discesa una spettacolarità dell'ambiente che non ha eguali. per poi percorrere i ghiacciai dapprima del Gigante e poi della Mer de Glace, fino ad arrivare nel paese di Chamonix.

Breve video di come si affronta:



Breve video di come l'abbiamo affrontata:



Dall'uscita della funivia, scendere a piedi al ghiacciaio lungo la cresta ben protetta da cordoni come parapetti (utili eventualmente i ramponi).
Raggiunto il ghiacciaio (consigliabile progredire avendo indossato l'imbraco) scendere nella piana sottostante in direzione del Tacul (di fronte all'Aiguille du Midi) e quindi puntare in diagonale verso sinistra dove meno ripido (direzione del rifugio Torino). Tenere sulla sinistra il grosso ronchione roccioso dove passano gli ovetti che portano alla punta Helbronner e quindi aggirarlo raggiungendo la Valle Blanche. Scendere ora lungo la Valle Blanche raggiungendo una zona più ripida e crepacciata. Restare sulla sinistra tenendo i seracchi sulla destra e scendere per un passaggio obbligato (prestare attenzione al pericolo caduta seracchi). Traversare verso destra passando sotto la zona dei seracchi lungo un tratto in falso piano (tratto sicuro perchè ben distante e riparato dalla possibile caduta seracchi), raggiungendo l'inizio della lunga lingua glaciale.




Proseguire lungo la lingua glaciale che, dopo un lungo tratto in falso piano, gira verso sinistra.
Proseguire fino al termine del ghiacciaio (breve tratto ripido dove è necessario fare attenzione), nel caso in cui lo scarso innevamento non consenta l’arrivo con gli sci a Chamonix, è necessario usufruire del trenino di Montenvers che collega il ghiacciaio con il centro del paese.

Materiale
• normale dotazione
• imbraco (consigliato)
• 2 chiodi da ghiaccio (consigliato)
• 2/3 moschettoni (consigliato)
• 1 cordino (consigliato)
• 30m di corda (consigliato)
• picozza (consigliato)
• ramponi (non indispensabili)

Note tecniche
• difficoltà: BSA/S2
• dislivello: 100m in salita
• tempo: 4/5h (discesa)
• esposizione: ESE – WNW
• quota partenza: 3840m

Note
Itinerario in discesa su ghiacciaio (per questo è consigliabile avere uno spezzone di corda, qualche chiodo, ramponi e picozza); il percorso, molto ben segnalato dai numerosi passaggi, non è tecnicamente impegnativo eccezion fatta per un paio di brevi tratti obbligati. L’ambiente è spettacolare soprattutto nella parte alta del percorso.
Accesso stradale
Da Aosta prendere l’autostrada per il traforo del Monte Bianco fino a raggiungere e superare l’uscita di Courmayeur. Restare in autostrada (indicazioni per il tunnel del Monte Bianco) che, poco oltre termina. Superare una breve galleria e proseguire sulla strada principale superando un grosso tornante verso sinistra, per poi raggiungere il tunnel del Monte Bianco (indicazioni).
Entrare nel tunnel (casello all'ingresso; attualmente – 2012 – il prezzo andata e ritorno è di circa 55 € e ha una validità di una settimana) per poi uscire in Francia. Proseguire in discesa raggiungendo Chamonix (indicazioni) e quindi la funivia per l'Aiguille du Midi (indicazioni per il parcheggio, posto all'ingresso del paese sulla destra).
Dal parcheggio attraversare la strada principale e raggiungere l'evidente partenza della funivia.
Acquistare il biglietto di sola salita per l'Aiguille du Midi (due tronconi della funivia;  il biglietto costa circa 47€).
Noi abbiamo pernottato presso l'Hotel Beau Sejour Via Corrado Gex 114 -11011 Arvier AO – tel. 016599031 – http://www.beausejourhotel.com .

Traccia GPS - Vallee Blanche Mont Blanc at Garmin (su mappe Google)
Traccia GPS - Vallee Blanche Mont Blanc at Wikiloc (su diverse mappe base)