venerdì 27 giugno 2014

Trekking in Montenegro (MNE) e Albania (ALB)


Trekking in Montenegro e Albania





Il parco nazionale di Durmitor è costituito da un massiccio montuoso nel Montenegro settentrionale ed è protetto dal 1952, inoltre già dal 1980 è stato inserito nella lista del patrimonio naturale dell'umanità dell'UNESCO, nell’ambito della Rete di Risorse della Biosfera; si tratta di un riconoscimento importante, testimonianza di valori paesaggistici, naturali, scientifici e culturali. Si estende per circa 39.000 ettari e comprende l'intero massiccio del Durmitor, con un'altitudine media di 1.400 metri, e un insieme di vette di cui ben 48 oltre i 2.000. La cima più alta è il Bobotov Kuk, che raggiunge i 2.523 metri. Sono inoltre presenti ben 13 circhi glaciali, 18 laghi glaciali, 3 immensi canyon (Tara, Susica, Komarnica), 748 sorgenti ed un numero impressionante di doline, grotte e altri fenomeni carsici. Ciò che certamente accentua il godimento di questo grandioso patrimonio è una rete sentieristica adeguata, infatti tra i primati del Durmitor c'è anche quello di avere ben 2.000 km di sentieri.
Una delle principali attrazioni dell'area è il canyon del fiume Tara, lungo ottanta chilometri e profondo fino a 1300m, il più grande d'Europa e rivaleggia con il mitico Grand Canyon negli Stati Uniti. Tra le altre meraviglie naturali da vedere vi sono svariati laghi di origine glaciale tra cui il Crno Jezero (lago Nero), non distante dalla cittadina di Zabljak, dove si specchiano le vette del massiccio. Le foreste che ricoprono i pendii di questo plateau montuoso sono preziose, in quanto tra le ultime foreste vergini rimaste in Europa (come, ad esempio, la foresta Crna Poda di pini neri). La natura carsica del territorio del parco fa sì che nella zona siano presenti anche numerosi fiumi sotterranei. 
Etno Selo Sljeme 

Il nostro trekking è iniziato, venerdì 20 giugno nelle vicinanze della cittadina di Zabljak, dove abbiamo pernottato presso l’Etno Village di Sljeme.






Il giorno dopo abbiamo iniziato l’attività escursionistica vera e propria con la salita al Savin Kuk m. 2313. Il suo nome deriva dal principe serbo Rastko Nemanjic. Il principe lasciò la vita mondana e divenne monaco con il nuovo nome spirituale: Sava. Dopo di che ha avuto un ruolo molto importante e di successo di leader spirituale e guida del popolo serbo. Si narra che proprio sotto la cima abbia fatto sgorgare dell’acqua e questa sorgente prende il nome di Savina Voda.
Bobotov Kuk
presso Etno Selo
 Per effettuare la salita al Savin Kuk siamo partiti dall’Etno Selo di Sljeme e cisiamo diretti a Korita, centro sciistico del Durmitor. Il sentiero inizia proprio dalla stazione bassa della seggiovia e sale lasciando sulla nostra sinistra le asperità di Osojne Grede e alla nostra destra il piccolo Savin Kuk (2143m). A circa 2200 m. si incontra la sorgente di cui sopra e con qualche tornante si raggiunge la cima. Dalla cima si gode un panorama esteso su gran parte del Gruppo del Bobotov e il sottostante altipiano di Zabljak con il Crno jezero. Per la discesa abbiamo ripreso il sentiero di salita fino a Korita per poi imboccare il sentiero che attraversa un bosco di conifere centenarie e arriva al Crno jezero. 

Cerno jezero dalla cima del Savin Kuk
Traccia Gps - Savin Kuk

Domenica 22 giugno
Uvita Greda
Bobotov Kuk
Abbiamo effettuato la salita alla cima principale del gruppo: il Bobotov Kuk m. 2523. La salita al Bobotov prende il via da Sedlo (1907 m).  Un breve ma ripido sentiero ci porta al pianoro erboso che si estende al di sotto delle pareti del gruppo. Superato senza difficoltà, il percorso mira verso il passo (2140m) tra Vjetrna Brda (2231m) sulla sinistra e Uvita Greda (2199m) sulla destra. Da qui si estende un’altopiamo che per via della sua conformazione carsica ci ricorda quello di casa nostra del Canin. Dopo aver superato questa parte più o meno pianeggiante contornata da pinnacoli, abbiamo finalmente visto davanti a noi il Bobotov Kuk. Prima della salita finale, siamo scesi circa 100 metri per raggiungere il lago Zeleni Vir dove ci siamo riforniti di acqua. Dal lago è iniziata la salita alla vera e propria cima, con un primo salto di circa 300 metri per arrivare alla sella, da dove giunge anche il sentiero che parte che da Zabljak. Dalla sella poi, su ghiaioni e nevai, siamo arrivati sulla spalla del Bobotov Kuk da dove si è aperto il panorama verso il lago Veliko Jezero di Skrcko. Da questo punto, per facili roccette siamo arrivati in cima. Discesa fino al lago Zeleni Vir per lo stesso itinerario, poi abbiamo preso la valle che porta a Dobri Do: punto di partenza della successiva escursione con meta la cima del Prutas.

panorama dalla cima verso il Prutas

Traccia GPS - Bobotov Kuk


Lunedì 23/06/2014. Salita alla Cima Prutaš m. 2393 


geologia del prutas
salendo al passo
Con il pullmino abbiamo raggiunto Dobri Do (1671m) per iniziare la salita al monte Prutaš. Il sentiero sale al passo Škrčko ţdrijelo ( 2114 m).Dal passo abbiamo un bel panorama verso la cima del Bobotov Kuk e verso il  V. Šrčko Jezero (1723m). Dal passo continuiamo verso la cima del Cima Prutaš (2393m). La salita alla cima  è molto interessante dal punto di vista geologico.  La discesa invece è stataeffettuata lungo il sentiero ripido che scende al lago V. Šrčko jazero (1723m). Dal bivacco situato nelle vicinanze del lago, dopo una breve sosta,  ritorniamo al passo passo Škrčko ţdrijelo per poi ripetere la via di salita fino a Dobri Do. 
Lasciamo il bivacco




Martedì 24/06/2014 – rafting sul fiume TARA

Lasciamo l’Etno Selo di Slejme per recarci a Gusanje dove pernotteremo. Durante il tragitto abbiamo incontrato Il Canyon Tara, inserito nel patrimonio mondiale dell‟UNESCO, con pareti rocciose alte più di 1300 metri. Per conoscere meglio questo canyon abbiamo deciso di percorrerlo con un gommone e quindi abbiamo fatto rafting sul fiume omonimo. La discesa con il gommone è durata circa un’ora e mezzo e abbiamo percorso circa 8 km, incontrando qualche rapida, che per fortuna non era così rapida. 

Traccia gps Rafting


Mercoledì 25 giugno 2014 - traversata Vusanje - Theth 


Oggi il nostro programma prevede il primo tratto della traversata da Vusanje (villaggio a qualche chilometro da Gusanje) a Theth, villaggio dell’Albania. Questo itinerario fa parte anche del sentiero della pace che attraversa tre nazioni : Kosovo – Montenegro - Albania.
Questo tratto è relativamente lungo ed attraversa il confine tra il Montenegro e l'Albania. L’itinerario passa lungo la parte più rocciosa del gruppo Prokletje/Bjeshkёt e Namuna/Alpet Shqipёtare. Inoltre ci permette di conoscere il passato di questa zona quando, durante il comunismo, era ancora una zona proibita. Infatti attraversando il confine tra Montenegro ed Albania si possono vedere i resti di postazioni militari e la caserma albanese, dei bunker, mentre Theth, fine della nostra prima tappa,  non è un villaggio vero e proprio, ma un insieme di grandi case-fortezza retaggio di una società fortemente patriarcale.


Traccia traversata Vusanje - Theth

Giovedì 26 giugno 2014 - Traversata Theth - Valbone
Theth
Oggi affrontiamo la seconda giornata del nostro trekking che si svolge interamente in territorio albanese.Il programma prevede la attraversata da Theth a Valbone. È un itinerario che si svolge dapprima in un fitto bosco di faggi per poi passare alla tipica vegetazione alpina. Stiamo attraversando la parte più spettacolare delle Alpi Albanesi. Il sentiero si fà più ripido in prossimità del Passo di Valbone (Qafa e Valbones). Da qui, ad una altezza di 1759 metri sul livello del mare, abbiamo un panorama bellissimo su le due valli, Valbone e Theth. La discesa verso Valbone è inizialmente scoscesa, per poi diminuire quando iniziamo ad avvicinarci all'ampio vallone in cui si trova Valbone. Anche se la distanza tra i due villaggi, ben conservati con le loro tipiche costruzioni di fattura medievale, sembra abbastanza limitata, il nostro itinerario comunque ha avuto circa 1000 metri di dislivello e 16 km di sviluppo. Caratteristica poi la presenza lungo il nostro itinerario, in posti impensabili, dei chioschetti improvvisati che vendono Birra, coca-cola, Red Bull, tè e caffè.
bar sotto il passo valbone
Traccia traversata Theth - Valbone 

Venerdì 27 giugno  Traversata Valbone  - Vusanje


Da Valbone oggi andiamo all’avventura seguendo il sentiero che ci ha portato al passo Qafa Borit 1.810 m sul livello del mare, risultato alquanto scarso di segnaletica, e anche con poche tracce di passaggio.  Qafa Borit è la sella che segna il confine tra Albania e Montenegro ed è punto di partenza per la salita alla cima più alta del Montenegro (anche se divisa a metà con l’Albania:  Zla Kolata 2535 m). Dal passo, per un sentiero molto selvaggio vista la scarsità di passaggio e di segnaletica, siamo ritornati a Vusanje, punto di partenza dei tre giorni di trekking.  


Traccia Valbone - Vusanje


Sabato 28 giugno 
Oggi ci spostiamo da Gusanje ad Andrijevica per scoprire un altro gruppo montuoso: quello del Komovi. Lungo questo gruppo passano circa 100 km. di sentieri che raggiungono e collegano le varie  cime. La cima più alta del gruppo è quella che saliremo: Vasojevićki Kom - 2.460 m. Per salire la cima del Vasojevicki Kom siamo partiti da Stavna, ampio pianoro erboso, posto a nord della cima stessa. Il percorso, dapprima quasi pianeggiante inizia ad alzarsi ripidamente sotto la cima attraversando zone erbose e rocciose. Dopo circa 2 ore di salita, si arriva sul Vera Pass (2200 m), dal quale si apre il panorama verso il gruppo del Prokletije, conosciuto nei giorni scorsi durante il nostro trekking di tre giorni tra Montenegro ed Albania. Da qui, il percorso continua fino alla vetta su facili roccette.

Traccia gps - Vasojevićki Kom



TO BE CONTINUED....